Con la risposta a interpello n. 30 del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti riguardo al trattamento fiscale del credito spettante a un usufruttuario in occasione della distribuzione di riserve straordinarie dopo il decesso del titolare del diritto di usufrutto.
L’Agenzia ha precisato che:
- Il diritto a percepire gli utili e le riserve spetta all’usufruttuario; pertanto, il credito deve essere considerato all'interno dell'attivo ereditario.
- I figli dell'usufruttuario (de cuius), in quanto eredi, devono indicare l'intero importo del credito nella dichiarazione di successione.
- La base imponibile deve essere calcolata al netto della ritenuta del 26%, applicata sulla somma distribuita dalla società, evitando così una duplicazione d’imposizione tra imposta sui redditi e imposta di successione.
In conclusione, nel caso specifico, i figli del de cuius possono continuare a beneficiare della somma derivante dalla distribuzione delle riserve come credito, dichiarando l’importo netto ricevuto e assoggettandolo all’imposta di successione con l’aliquota del 4% sul valore complessivo netto. Ciò evita la double taxation e garantisce la conformità con le norme fiscali vigenti.
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