27/1/2025

Agenzia delle Entrate Risposta a interpello n. 9 del 2025

Con la risposta a interpello n. 9 del 23 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha affrontato il tema del trattamento fiscale dei compensi percepiti da una consulente dell’UNICEF residente in Italia.

L’Agenzia ha chiarito che:

  • L’esenzione fiscale prevista dalla Convenzione sui privilegi e le immunità delle Nazioni Unite si applica esclusivamente ai funzionari dell’ONU (“Officials”), come definiti dalle Staff Regulations delle Nazioni Unite.
  • La consulente in questione, avendo un contratto come “Consultant” e non rientrando tra i funzionari, è soggetta alla tassazione italiana sui redditi percepiti.
  • La necessità di apertura della partita IVA dipende dalla natura abituale e continuativa dell’attività svolta.
  • In base all’articolo 5 del DPR n. 633/1972, la consulente deve aprire la partita IVA se esercita l’attività professionale in modo abituale, anche se non esclusivo.

Inoltre, l’Agenzia ha ribadito che, in assenza del requisito soggettivo per l’esenzione, i compensi derivanti dall’attività di consulenza sono pienamente imponibili in Italia e che il contribuente è tenuto al rispetto degli obblighi fiscali relativi al reddito e all’IVA.

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10/11/2025

Agenzia delle Entrate, risposta ad istanza di interpello n. 266 del 21 ottobre 2025

l’Agenzia delle Entrate ha affermato che la prestazione svolta da un professionista, non titolare di partita IVA...
10/11/2025

Corte di cassazione, Ordinanza n. 28421 del 27 ottobre 2025

10/11/2025

Corte di cassazione, Ordinanza n. 28227 del 24 ottobre 2025

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