- Cassazione, sentenza n. 8740 del 30 marzo 2021
- Contenzioso tributario
- Efficacia risposta ad interpello
- Efficacia riflessa sui terzi
- Principio legittimo affidamento dei contribuenti
- Statuto dei contribuenti
Con la sentenza n. 8740 del 30 marzo 2021, la Corte di Cassazione ha chiarito che l’efficacia vincolante della risposta ad interpello, pur non trovando applicazione, in via generale, in relazione a casi analoghi relativi a soggetti diversi dall'interpellante, può estendersi anche a soggetti, diversi da quest'ultimo, che, in relazione all'atteggiarsi e alla struttura della fattispecie impositiva, nonché all'allocazione dei relativi obblighi, sono indissolubilmente legati alla questione investita dall'interpello. Con la conseguenza che il comportamento ritenuto valido dall’Agenzia per il cedente di un’operazione deve ritenersi legittimo anche per il cessionario della medesima cessione. La Cassazione supera, dunque, il tradizionale principio secondo cui la prassi amministrativa non vincola neppure l’amministrazione che la esprime, concependo una sorta di efficacia “riflessa” sui terzi delle preclusioni che scaturiscono dalla risposta di interpello. Non è però ancora chiaro come tale efficacia “riflessa” si coniughi con il principio del legittimo affidamento dei contribuenti alla stabilità delle interpretazioni amministrative sancito dallo Statuto dei contribuenti e non ancora, tuttavia, pienamente attuato.