Con la Risposta ad interpello n. 206 del 2023, l’Agenzia delle Entrate è tornata a pronunciarsi sul trattamento fiscale ai fini IVA del contratto di sale and lease back, richiamando quanto recentemente affermato nella Risoluzione n. 3 del 2023.
In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito che al fine di determinare il corretto trattamento fiscale di tale tipologia contrattuale è necessario un approccio case by case in cui assume rilievo il concreto atteggiarsi delle parti coinvolte e la regolamentazione dell'operazione nel suo complesso.
A tal proposito, ci sono elementi che possono aiutare l’interprete a verificare se l'operazione agli effetti dell'IVA è una cessione di beni piuttosto che un'unica operazione avente causa finanziaria, quali la presenza di clausole che escludono o limitano significativamente il potere dell'impresa di leasing di disporre giuridicamente del bene come proprietario o la previsione di facoltà tali da far ritenere che sia quest'ultimo a conservare il diritto di disporre del bene come se ne fosse il proprietario. In presenza di clausole del genere secondo l’amministrazione finanziaria l'interprete dovrebbe valutare l'operazione di sale and lease back alla stregua di un'operazione di natura finanziaria. In caso contrario, l’operazione può essere considerata come una cessione di beni assoggettabile ad imposizione secondo le regole ordinarie chiarite nella Circolare n. 218/2000.
Con il documento di prassi in commento l’Agenzia delle Entrate conferma la propria posizione secondo cui i principi enunciati dalla Corte di Cassazione a partire dalla sentenza n. 11023/2021 devono essere applicati non acriticamente, bensì tenendo conto della specificità del singolo contratto di sale and lease back.
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